CITAZIONE (Tomas1978 @ 20/2/2009, 23:07)
Apprezzo il modo garbato col quale hai espresso le tue argomentazioni. In questo modo è molto facile ragionare e confrontarsi. Entrando nel merito tengo a precisare come il mio discorso sia esclusivamente riconducibile a ciò che sento di dover esprimere, la politica non c'entra nulla. E nemmeno la Chiesa, dato che non vado a messa tutte le domeniche.
Nemmeno io vado a messa: ma non sono contro l'essere cristiani, semmai contro una certa Chiesa. E contro MOLTA politica inqualificabile e contro certe iene pronte a pontificare su tutto.
Quando si discute tra persone che non vogliono prevaricarsi, comunque, che non vogliono essere "i primi della classe" ma semplicemente difendere le proprie argomentazioni, è sempre costruttivo e piacevole. Anche se doloroso, per me non è facile.
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Ti indico schematicamente alcune osservazioni:
1.Su ciò che dice il padre, come ben saprai, ci sono opinioni diverse. Sia da parte di alcuni amici di Eluana che da parte di Pietro Crisafulli, fratello del ragazzo che si è risvegliato dopo 2 anni da un coma giudicato dai medici irreversibile. Pietro Crisafulli dice(testuale):
"Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che 'non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire'. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro' anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l'unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico."
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=505112c82a208abeNota bene che Pietro Crisafulli si è detto disposto ad andare anche di fronte ad un magistrato per rendere conto di queste affermazioni. Non dico che abbia ragione lui e torto Englaro, ma mi sembra almeno lecito portare a conoscenza anche questo aspetto.
Perfetto. Adesso io mi chiedo però, come mai non sia stata "utilizzata" a livello mediatico questa apparente dicotomia tra l'Englaro "pubblico" e "sicuro" e quello "privato" e "bugiardo" rispetto le volontà della figlia. Hanno tirato fuori di tutto, e pensi che non se ne sarebbe parlato di più? In fondo la partita che si giocava era bella tosta....Io mi baso sul comportamento estremamente coerente che mi risulta da parte di Englaro. Ripeto che non sarebbe stato difficile "procedere alla bisogna per le vie brevi", e sono più che certo che in tutti questi anni non siamo mancati i "volontari" (e se lo affermo ho delle ottime ragioni, ti prego di credermi). Per questo dubito che Englaro si sia inventato tutto, se non ce la faceva più poteva:
1-Dimenticarsi dell'esistenza della figlia (lo fanno in moltissimi, sappilo, e non c'è nulla di male, e umano farlo.)
2-Farla fuori senza tante storie
3-Portarla all'estero.
A parte il fatto che nella lettura della vicenda, mi pare di intravvedere un astio non tanto verso Englaro ma verso i radicali (e non è che a me stiano estremamente simpatici) mi chiedo e mi richiedo come mai un presidente del consiglio proprietario di tre tv (e delle altre tre anche), che ha scatenato un putiferio con vari interventi a tutti i livelli in merito al non far morire Eluana, non abbia dato l'imput per tirare fuori queste notizie, oppure l'avallo per fane un'altra campagna.
Se poi Crisafulli fosse stato tanto convinto, perchè dal magistrato
non c'è andato direttamente??? Era un suo preciso DOVERE.
Essere disposto? Mah. Dubito, dubito, dubito. Magari a torto, Tomas, ma...non mi convince.
E gli amici che "sapevano" che Eluana NON voleva morire? Ripeto, coome mai non ho sentito la loro voce? E guarda che non ero distratto...E loro in questo caso avrebbero avuto un'autostrada spianata per difendere le tesi di Berlusconi sulle sue TV, ho idea.
Dubito, dubito, dubito...
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2.Come dice Crisafulli, anch'io credo che Englaro abbia voluto fare una battaglia politica(alcuni dicono di civiltà) affinchè si giunga anche in Italia all'approvazione di una legge sul testamento biologico che credo sia soltanto l'anticamera verso una futura legge sull'eutanasia.
A mio avviso la battaglia è sulla laicità o meno dello Stato, e qui è una battaglia durissima. Io da uomo educato a livello cattolico "da monastero" (e che ha avuto un rigetto, ovviamente, alla fine della messa venivo INTERROGATO, cazzo), potrei essere tacciato di essere "di parte", ma in realtà la miseria vera, la guerra, la puzza di gente bruciata, mi hanno colpito profondamente e mi hano portato a una linea di pensiero che è molto, molto cristiana. Non so come ma io credo fermamente in Dio proprio per la sua assenza in certi posti del mondo.
Ma ciò non può influenzare la vita di uno stato, a mio avviso, in questo siamo indietro di centinaia di anni. Non può essere che ogni due secondi il papa spara a zero sulle nostre leggi, non può essere che a destra e a sinistra sono tutti pronti a chinare il capo. Non può essere che la chiesa dopo un UOMO enorme come Woytila voglia cancellare le aperture che ha fatto, chiudendosi nel "ho ragione perchè Dio è con me". Ma questo è un altro discorso che sta alla base del casino che è successo -oggi- quando per 17 anni nessuno ha detto bà.
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3.Il problema delle leggi eutanasiche credo sia quello di avere delle ripercussioni oltre il caso singolo, oltre quella determinata persona che chiede di poter morire dignitosamente(rivendicazione che, posta in questi termini, è assolutamente lecita). Le leggi eutanasiche tendono a creare una cultura a mio avviso molto pericolosa. Inoculano il concetto che una vita, qualora non "perfetta" o comunque " minore" o "menomata" non sia degna di essere vissuta. E questo va contro tutto quello per il quale molte persone si sono battute. Mi ha colpito molto la frase del medico che si è "occupato" di Eluana nell'ultima fase. Ha detto che non era più la ragazza che si vedeva nelle foto. Questo, a mio parere, esprime un concetto di fondo totalmente inacettabile. Le disgrazie che a volte accadono in una vita possono ben facilmente rendere una persona "non più come prima". Si può cadere da una moto e spezzarsi la schiena. Ed essere non più come prima. Qual'è il messaggio, la cultura che si diffonde seguendo pedissequamente una logica di questo tipo?
Credo sia molto pericolosa, subdola ed alla lunga capace di portare a risultati che oggi faremmo fatica ad immaginare. Certo, nessuno verrebbe obbligato a togliersi la vita, ma se il messaggio, la cultura dominante ci dice che "serviamo" solo fino a quando siamo al massimo del nostro fulgore fisico e mentale, io credo che il rischio sia quello di una deriva molto pericolosa.
Io invece credo che sia ben altro il pericolo, Tomas, e giusto l'altro ieri ho assistito ad uno spettacolo inquietante, uno scienziato sinoamericano che ha creato una chimera, e poi ha detto "potete protestare? Certo, ma NON potete fermarci: la ricerca è inarrestabile". Io aggiungo perchè è già accaduto: "fate una legge a New York, ma a Dubai o a Pekino non c'è...."
L'ingegneria genetica è il vero pericolo, e la cultura del Superuomo non è fine a se stessa. Quando hai un cancro al fegato non sarebbe male se potessero mettertene uno nuovo che sia clonato dal tuo, no?
E queste cose venti anni fa le facevano, dicevano che erano in grado di clonare un uomo (senza cervello però quindi tecnicamente "non vivente") in modo da utilizzarlo come magazzino di pezzi di ricambio.
Nello specifico, capisco i pericoli che paventi, ma ricorda che hai omesso un elemento fondamentale, e cioè la libera scelta dell'uomo.
Una legge che lascia la dignità di voler morire in certe condizioni estreme.
Io non credo che una persona che si spezza la schiena voglia morire. Magari lo vorrebbe dopo aver vissuto su una sedia a rotelle in Italia dove oggettivamente sei condannato ad un inferno, e per rendersene conto vi basta avere un passeggino, poi me lo dite se non vi incazzate quando le macchine parcheggiano sul marciapiede o sulle striscie ecc.ecc.ecc..
Cazzate a parte, leggo dal link che hai postato che in Italia ci sono 3800 persone in coma vegetativo. Dimmi: quante hanno oggettivamente la speranza di svegliarsi un giorno? Per vivere come, poi?
Ripeto quanto ho scritto: non ho alcuna intenzione di vivere in quella maniera, non ha senso.
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4. I progetti di legge sul testamento biologico sono tutti concordanti - dato che in caso contrario non si potrebbe parlare di testamento - sulla determinazione esplicita di una volontà, qualora ci si possa trovare in determinate situazioni. E le leggi sull'eutanasia funzionano proprio in base a questo principio(dato che se non ci fosse il consenso del paziente si tratterebbe di omicidio).
In questo caso, in quello di Eluana, non esiste niente di scritto. Tutto si basa su ciò che dice il padre ma sul quale non ci sono dati certi ed oggettivi. Se non si può dire che il padre abbia mentito, perchè non ci sono dati oggettivi in tal senso, per lo stesso motivo non si può nemmeno dire che abbia detto la verità.
Torno a ribadire che secondo me il comportamento del padre di Eluana dovrebbe invitare alla riflessione. Avrebbe avuto agio di farla finita in maniera privata, non l'ha fatto, merita rispetto. A dirla tutta, il prgetto poi di fare approvare una legge "per il tramite dei Radicali" non sta nè in cielo nè in terra, primo perchè i radicali non stanno in parlamento, secondo perchè quando c'erano non hanno mai contato un cazzo. E per fare 'sto progetto Englaro poteva trovare i comunisti piuttosto, no?
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5.Personalmente trovo raccapricciante quello che è successo. Far morire di fame e di sete la propria figlia. Perchè questo è oggettivamente successo.
Il padre di Terry Schiavo ha scritto una lettera aperta ad Englaro prima che avvenisse il fatto e, tra le altre cose, dice(testuale):
"Questo tipo di morte è crudele e barbarico. I sostenitori dell’eutanasia Le diranno che far morire di fame e di sete una persona con danni cerebrali non causa dolore. Sono stato testimone di questo tipo di esecuzione e posso dire che è falso. È di gran lunga la morte più dolorosa che un essere umano possa sperimentare. Questa è la ragione per cui accade sempre nella più stretta riservatezza, al riparo di testimoni e cineprese."
L'intera lettera si può eggere cliccando su questo link.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=12156Letta.
Rispettabile.
Non so quanto vera, comunque.
Che ne sa il padre della Schiavo se lei ha sofferto o no?
Sei mai stato in coma, Tomas?
Io si. Due volte. Quando finisci in anestesia generale in realtà è un coma indotto.
Bene, una volta è durata più di 4 ore, un'altra tre e mezzo, non ho ricordi, nulla, solo un buco nero, nel frattempo hanno usato coltelli chiodi martelli scalpelli seghe elettriche su di me, e io nulla.
Quando penso alla morte a volte me la immagino così. Un Nulla infinito.
Quindi tendo a NON credere che Eluana abbia sofferto.
Ma naturalmente sto solo dicendo la mia...E non è facile in certi casi.
Saluti
JTK