Un episodio emblematico, a modo suo specchio dei tempi in cui viviamo.
http://www.corriere.it/esteri/10_giugno_11...44f02aabe.shtmlSuscita in me un riso amaro, perchè un simile scivolone può capitare a chiunque, al manager come all'operaio, a persone dalla cultura elevata come a coloro dalla cultura disadorna, ai cyberbradipi come ai compagni di merengue.
Nessuno può essere onnisciente e internet sa essere un rifugio ma anche una trappola.
Paradossalmente, i meno esposti a tali rischi sono coloro che hanno poca dimestichezza con la Rete e approfondiscono con i mezzi tradizionali, spesso molto più ufficiali e attendibili dei siti web.
Perchè questo è il nocciolo: in internet un vero controllo sui contenuti talvolta non c'è e si può trovare tutto e il contrario di tutto.
Si può trovare anche ciò che in realtà non esiste. Un tempo si diceva "
E' vero perchè l'ha detto la televisione". Oggi internet sta facendo di peggio.
E' il limite e la forza della Rete. Aperta a tutti, globale, democratica e, proprio per questo, piena zeppa di tranelli.
Secondo me, la lezione da imparare è: non prendere per oro colato ciò che si trova in Rete, verificare le informazioni su altre fonti (anche non telematiche), dosare sapientemente la diffidenza.
Internet è una grande conquista, ma può rivelarsi letale quando impigrisce la nostra capacità critica e l'autonomia di pensiero.