ManSardo |
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| "Capo d'Africa stanotte si parte e si va via, lontani quel tanto che basta per guadagnarsi la nostalgia. Stanotte, notte bianca, che nessuno la può dormire, c'è qualcosa che ci manca e che non sappiamo definire..."
A casa. Con pieno merito. Perchè se si arriva ultimi nel girone più mediocre del mondiale, non si vince con 2 squadrette, si giocano soltanto 15 minuti su 270, si torna a casa senza onore. Si è chiuso un ciclo della Nazionale, ma il calcio italiano resta ciò che è. Molto povero. Da anni.
Adesso tocca a Prandelli, tecnico capace, a cui auguro soltanto una cosa: avere lo stesso carattere di Lippi nell'affrontare i gazzettieri. Deve scegliere lui, non farsi suggerire le convocazioni e le formazioni da persone che (non a caso) non sono allenatori della Nazionale.
Per quanto riguarda il mondiale, temo una disfatta per il calcio europeo. Non per niente, è il calcio più legato alle esigenze della TV. Si gioca troppo, non si stacca mai, ci si infortuna più spesso. Serie A a 16 squadre e Coppa Italia disputata esclusivamente da calciatori italiani: queste le possibili soluzioni per ritrovare l'equilibrio e rilanciare i vivai. Ma sono certo che non succederà. Troppi interessi in gioco. Così va il mondo.
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